Antonio Canal Canaletto

Venezia Scorcio (metà '700)

Giovanni Antonio Canal detto Canaletto
(1697-1768)


Canaletto, il cui nome reale era Giovanni Antonio Canale, era un pittore italiano conosciuto per i suoi quadri sfavillanti su Venezia.
È nato a Venezia il 28 ottobre, 1697 ed è morto  il 19 aprile 1768.
Canaletto ha ricevuto l'istruzione sulla pittura e sulla prospettiva da suo padre, pittore di scena nell'alta tradizione barocca.

Ha preso come sua specializzazione una forma relativamente nuova e rara della pittura, la vista della città (veduta).
I suoi committenti principali erano aristocratici inglesi durante la grande visita, per cui le sue scene erano ricordi delle viste del Canal Grande di Venezia, il bacino di San Marco, più le scene di innumerevoli regate e dei festival dell'acqua, quale la celebrazione annuale del matrimonio di Venezia con il mare.

La tecnica del Canaletto ha avuto la sua consacrazione per la leggera luminosità, e gli splendidi colori di contrasto tra luci ed ombre, a cui ha aggiunto con attenzione un’influenza tedesca alla cura  dei dettagli.
I suoi quadri sono caratterizzati spesso dai colori scuri e saturati che descrivono un’atmosfera umida e palpabile del cielo temporalesco o scuro.

Gli ultimi lavori, successivi al 1740, da quando Canaletto ha cominciato a sviluppare uno stile di pittura meno preciso, ritraggono scene luminose con colori ricchi evidenziati dal rosso e dal giallo-oro.

È andato in Inghilterra nel 1746 dopo che la guerra di successione austriaca aveva drasticamente ridotto il flusso dei visitatori inglesi a Venezia.
Ha dipinto molte scene dei paesaggi inglesi e delle case di paese prima del ritorno a Venezia nel 1755.

Canaletto è stato scelto dall’Accademia di Venezia nel 1763, ma le pitture dei suoi anni più tardi sono sempre state più criticate per il loro modo facile e ripetizione meccanica dei temi eccessivamente conosciuti.

Le sue opere si trovano nelle gallerie di Vienna, Dresda, nel museo di Grenoble, alla National Gallery di Londra (Festa di S. Rocco e Scuola della Carità). Di grande interesse il Fonteghetto della farina a Venezia. Importante anche la sua attività di incisore, soprattutto per le Vedute, collezione di trentuno pezzi di pregevole fattura.

Commenti

  1. Riporto qui il pensiero del papà di McArte: “Azzarderei nel dire che non sia stata fatta con la camera ottica che sembra usasse. Immagino che sia del periodo più tardo, quando riprese a dipingere ‘capricci’ oppure che faccia parte della sua prima parentesi artistica”

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